Battaglia del ponte sul Sittang parte della Campagna della Birmania | |||
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Data | 19–23 febbraio 1942 | ||
Luogo | Birmania | ||
Esito | Vittoria giapponese | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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La Battaglia del ponte sul Sittang era parte della Campagna della Birmania durante la Seconda guerra mondiale. Combattuta tra il 19 febbraio e il 23 febbraio 1942, la battaglia risultò in una vittoria per l'Impero giapponese, con molte perdite per l'esercito anglo-indiano, che fu costretto a ritirarsi in maniera caotica. Il brigadiere Sir John George Smyth, al comando delle truppe durante la battaglia, la chiamò "il disastro di Sittang".[1]
Il ponte sul fiume Sittang, oggi Sittaung, era un ponte ferroviario in ferro che attraversava il fiume vicino alla costa meridionale della Birmania. La 17ª Divisione di fanteria indiana, dopo aver dato "tutta se stessa" durante la battaglia del fiume Bilin, era debole e stava già indietreggiando, quando ricevette il permesso per ritirarsi oltre il fiume Sittang il 19 febbraio.[2] Si disimpegnarono durante la notte e si ritirarono per 50 km verso ovest lungo la strada che portava al ponte. Il 214º e il 215º reggimento giapponese avanzarono rapidamente per cercare di tagliare la ritirata delle truppe britanniche.
Il tenente generale William Slim, più tardi Maresciallo di campo, che prenderà il comando delle truppe dispiegate nel teatro birmano poco dopo la fine della battaglia, definì la battaglia del ponte sul Sittang come "la battaglia decisiva della prima campagna" di Birmania.[3]